Cambio fornitore gas: costi, tempistiche, come fare

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Sommario Effettuare il cambio fornitore gas non comporta il pagamento di nessuna penale, ha costi assenti se nel mercato libero e tempistiche che variano da uno a tre mesi. Per effettuarla, basta inviare la documentazione necessaria al nuovo fornitore prescelto direttamente online. Continua a leggere per saperne di più.

Come e perché cambiare il fornitore gas?

Esistono principalemente 3 motivi per cui si cambia fornitore del gas:

  1. Per risparmiare, trovando un fornitore con tariffe più convenienti
  2. Servizio cliente inefficiente o poco reattivo
  3. Per trovare offerta adatta a se nel momento del trasloco

Inoltre, non tutti sanno che…

  • Si può procedere al cambio gestore in qualsiasi momento, sia per clienti domestici che clienti business
  • Cambiare fornitore gas non comporta alcuna interruzione del gas durante il passaggio
  • Il cambio avverrà in modo semplice, senza bisogno di sostituzione del contatore!

I documenti utili per il cambio fornitore gas

La procedura per il cambio fornitore gas è semplice: basteranno solo pochi minuti per effettuare l’operazione del passaggio gestore senza pagare alcuna penale di cambio fornitore gas.
I documenti necessari che bisognerà avere a disposizione sono:

  • i dati dell’intestatario (nome, cognome, codice fiscale)
  • i dati della fornitura (indirizzo, codice PDR)
  • il recapito telefonico e l’indirizzo di posta elettronica
  • il codice IBAN per l’eventuale domiciliazione bancaria (SDD).

Molto meglio prendersi qualche minuto per procurarsi tutti i documenti necessari. Il fine è quello di mettersi al riparo da brutte sorprese e poter portare a termine il cambio fornitore nel giro di pochi minuti.

Quali sono i costi per il cambio fornitore gas?

Tipo di mercato: Costi
Mercato Tutelato
16 € di costi di bollo
Mercato Libero gratuito

Le tempistiche del cambio fornitore gas

Tempistiche
Clienti Domestici
Massimo un mese di attesa a partire dal primo giorno del mese successivo alla comunicazione
Clienti Business
Un mese, in caso di contratto con il Servizio di Maggior Tutela, e di tre mesi in caso di mercato libero.

E’ anche molto importante conoscere la tempistica del cambio fornitore gas così da mettersi al riparo da ogni possibile ripercussione ed essere informato.

Quando conviene effettuare il cambio fornitore gas?

Al giorno d’oggi l’utente ha la possibilità di poter eseguire il cambio fornitore gas in qualsiasi momento, una possibilità importante concessa al consumatore. Non solo, bisogna sapere che non esiste alcuna penale sul cambio fornitore gas, cosa che invece succede abitualmente se si volesse cambiare l’operatore telefonico.

Quando conviene eseguire il cambio fornitore gas?

Ad esempio se si pagano delle bollette troppo salate o se si hanno delle tariffe non compatibili con le proprie esigenze di consumo. Esiste quindi un modo concreto per abbassare la bolletta senza per questo dover fare delle rinunce o dover cambiare il proprio stile di vita

Le tre cose da sapere sul cambio fornitore gas:

Ricordiamo che:

  1. L’utente non ha vincoli contrattuali con i fornitori
  2. Il costo del cambio fornitore gas è abbordabile
  3. è concreta la possibilità concessa di scegliere tariffe e offerte in linea con le proprie abitudini di consumo.

Insomma parliamo di costi assenti o comunque molto bassi e tali da rendere interessante la possibilità di cambiare fornitore per inseguire tariffe e offerte più convenienti. Alla fine infatti il risparmio complessivo su scala annuale potrebbe essere ben maggiore rispetto agli eventuali 16 euro richiesti all’utente.

I tempi tecnici per il passaggio di gestore:

Anzitutto occorre chiarire che esistono dei tempi tecnici specifici previsti per il passaggio.
Di norma:

  • Il cambio gestore avviene in concreto sempre il 1° giorno del mese.
  • Durante il periodo di attesa il vecchio cliente verrà ancora servito dal vecchio gestore e sarà da lui che riceverà l’ultima bolletta di conguaglio.
  • Poco prima del cambio sarà il distributore a comunicare la lettura del contatore al nuovo gestore, in questo modo la fatturazione partirà in modo corretto. 

cambio fornitore gas

A regolare le tempistiche del cambio fornitore gas ci sono delle leggi che fissano il temine per il recesso dal vecchio contratto. Il vecchio contratto, è sempre meglio ricordarlo, in caso di cambio fornitore dovrà essere inoltrato al nuovo gestore.

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Si può eseguire il cambio fornitore gas per morosità?

Esistono dei rischi legati alla possibilità di cambiare fornitore gas? No, ma occorre essere adeguatamente informato sull’argomento.

Morosità:

Quando parliamo di morosità facciamo riferimento al ritardo nel pagamento di un debito, e questo naturalmente vale anche per le bollette luce e gas.

Passata la data di scadenza del pagamento infatti inizia una procedura definita dalla legge che potrebbe portare anche alla sospensione dell’erogazione delle forniture.

Di solito si arriva a chiedere il cambio di fornitore gas per bollette non pagate:

  1. quando si ha un contatore attivo con contratto a nome dell’utente
  2. quando il contatore risulta essere attivo ma con un contratto ancora intestato al vecchio inquilino.

L’importante è essere consapevoli del fatto che:

  • fin quando non si pagheranno tutti i debiti pregressi non sarà possibile eseguire il cambio fornitore.
  • Si potrà quindi cambiare fornitore gas per morosità solo in relazione a un contratto intestato a proprio nome e solo quando le bollette sono state tutte saldate.

Insomma, quella del cambio fornitore gas è una delle opportunità che hanno gli utenti per tutelarsi. La prima cosa da fare per capire se potrebbe aver senso cambiare fornitore è scoprire quali siano i consumi effettivi annui. Basterà quindi prendere una qualsiasi bolletta per leggere la voce “consumo annuo”.

La lettura del contatore per il cambio fornitore gas: a cosa serve?

La lettura contatore per il cambio fornitore gas è utile per capire quelli che sono i consumi reali.

Poi bisognerà prestare attenzione anche:

  1. all’isolamento termico della propria casa,
  2. all’efficienza della caldaia,
  3. alle proprie abitudini,
  4. al clima del luogo in cui si vive
  5. e anche al numero di membri del nucleo familiare.

Chiaramente una famiglia di 4 persone che vive a Sondrio affronterà delle spese gas ben maggiori rispetto a una famiglia di due persone di Palermo. Chi volesse maggiori informazioni sulle tariffe potrebbe visitare in qualsiasi momento il sito dell’Autorità ARERA.

Come ottenere un risparmio maggiore?

  • Si possono cercare gli sconti speciali proposti da alcuni fornitori a quei clienti che, ad esempio, scelgono la domiciliazione bancaria (RID).
  • Si potrà risparmiare anche scegliendo la bolletta elettronica. Grazie a questa scelta i gestori potranno risparmieranno sulla carta e sulla spedizione delle bollette presso il domicilio degli utenti.
  • Infine ancora un elemento di serenità: cambiare il contatore del gas non prevede costi relativi alla sua sostituzione. Il processo del cambio fornitore gas è stato molto semplificato negli ultimi anni dall’Autorità competente sotto tutti i punti di vista.
  • Inoltre, sono state anche accorciate di molto le tempistiche per portare a termine l’operazione.

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Redactor

Written by gaiav

Aggiornato su 23 Giu, 2020

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